L’arrivo della Ferrovia porta un progressivo ingrandimento della città e, di conseguenza, sorge l’esigenza di un trasporto urbano. Per questa ragione si sviluppa in quegli anni un regolare servizio di carrozze da piazza conosciute con il nome di “vetturini“, servizio che però si avvicina più a quello che oggi è il taxi piuttosto che a un vero e proprio trasporto urbano, cioè con percorsi fissi e a orario prestabilito.
Il relativo regolamento entra in vigore il 1° aprile 1869, a seguito dell’approvazione del Consiglio Comunale, e ha il compito, inoltre, di stabilire i luoghi e tempi di stazionamento.
Si tratta, tuttavia, di un mezzo piuttosto caro e dunque non accessibile alla maggior parte dei cittadini: per un giro di un quarto d’ora si paga 25 soldi, mentre per raggiungere Merna, Aidussina o Vertoiba, tutte località poste ben fuori dall’ambito cittadino, il costo è di 1 fiorino partendo dalla stazione meridionale.