I servizi automobilistici degli anni Venti e Trenta - APT Gorizia

I servizi automobilistici degli anni Venti e Trenta

La nascita della società Servizi Automobilistici Ing. F. Ribi & C.

Dopo il Primo Conflitto Mondiale si sviluppano i primi servizi automobilistici extraurbani a Gorizia

L’abbondante disponibilità di autoveicoli, in gran parte autocarri, ormai non più necessari agli scopi bellici della Prima Guerra Mondiale, porta un po’ dovunque al rapido sviluppo dei servizi automobilistici extraurbani e Gorizia non ne è da meno.
Grazie all’intuizione di un giovane goriziano, l’ingegnere Federico Ribi, che nel 1920 fonda la società Servizi Automobilistici Ing. F. Ribi & C., i due decenni che seguono vedono lo svilupparsi di numerose autolinee che si diramano da Gorizia verso tutte le località della Provincia e oltre. L’inizio dell’attività avviene l’8 luglio 1920, ma l’iniziativa di Federico Ribi non è la sola. Altre ditte attivano linee su itinerari differenti e tra queste si può citare la Carnevali & Quattro, anch’essa di Gorizia, che attiva diversi servizi, e altre situate a Idria o nell’alta valle dell’Isonzo, ora Slovenia.

Sono numerose le nuove linee attivate nei primi anni Venti

A titolo di esempio elenchiamo alcune delle linee attivate:

Servizi gestiti dalla S.A. Ing. F. Ribi & C.:
  • Gorizia-Palmanova, attivata il 30 marzo 1920;
  • Gorizia-Cervignano, attivata il 17 giugno 1920;
  • Gorizia-Cividale, attivata il 17 giugno 1920;
  • Gorizia-Castel Dobra, attivata il 17 giugno 1920;
  • Gorizia-Postumia, attivata il 17 giugno 1920;
  • Gorizia-Fiumicello-Grado, attivata il 12 luglio 1920;
  • Gorizia-Chiapovano-Loqua, attivata il 1° giugno 1921.
 

Servizi gestiti dalla Carnevali & Quattro:

  • Gorizia-Monfalcone, attivata il 15 novembre 1922;
  • Gorizia-Vertoiba-Ranziano, attivata il 1° dicembre 1922;
  • Gorizia-Comeno, attivata il 10 aprile 1923.

Entrambe queste due ditte attivano ulteriori collegamenti negli anni che seguono, in particolare la Carnevali & Quattro sviluppa i propri servizi verso il Carso goriziano e il Monfalconese fino a dar vita ad alcuni primissimi collegamenti prettamente balneari raggiungendo Sistiana, mentre la Ribi si sviluppa più sulla pianura isontina e Grado.

Altre ditte minori sono: Camborata Marcello di Turriaco o Gorizia (le fonti consultate sono discordi); Mlekus Oscar di Plezzo; Eredi A. Devetak di Tolmino; Gianesini Erminio di Idria; Rosina Pietro di Caporetto; nonché qualche altra dall’esistenza veramente effimera.

Ai normali servizi di linea in quel periodo si aggiungono numerose escursioni nei luoghi dove si sono svolte le battaglie della Prima Guerra Mondiale, particolarmente apprezzati sia dai reduci che dai familiari dei caduti. Oltre a questi malinconici pellegrinaggi, fortunatamente prendono piede vari collegamenti prettamente turistici verso le Alpi Giulie, le località balneari o sciistiche e su altri itinerari, spesso con l’impiego di autobus di lusso classificati come “Gran Turismo”.

Ben presto la S.A. Ing. F. Ribi & C. si dimostra la ditta più solida e intraprendente nel settore

Nel giro di pochi anni, infatti, riesce ad acquisire vari concorrenti come la Camborata Marcello e la Carnevali & Quattro fino a diventare quasi la monopolista dei trasporti della zona. Per la gente la parola “Ribi” diventa sinonimo di servizio automobilistico, grazie anche al fatto che questa ditta gestisce i collegamenti in modo esemplare, garantendo gli orari e utilizzando autobus di grande comfort.

Gorizia, per tale motivo, diventa così il centro della rete automobilistica della Provincia e di conseguenza la società acquista in via IX agosto un’area sulla quale far sorgere la prima autostazione, sebbene ancora modesta. Nel secondo dopoguerra la stessa società ne costruirà una più grande sull’altro lato della medesima via che rimarrà attiva fino al 2002.

Immagine 23. Fonte: Coccolo Giuliana
Immagine 24. Fonte: archivio Mostra “Prossima fermata…” 2008 – APT Gorizia
Immagine 25. Fonte: Degrassi Francesco
Immagine 26. Fonte: Coccolo Giuliana
Immagine 27. Fonte: Coccolo Giuliana
Immagine 28. Fonte: dott. Chiozza RIBI
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