Audiobus 2024: il racconto dell'esperienza - APT Gorizia

APT e il territorio

Audiobus 2024: il racconto dell’esperienza

AUDIOBUS 2024: il racconto di sabato 17 febbraio

Il racconto di questo viaggio è stato realizzato grazie alla collaborazione (attraverso due laboratori) con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Gorizia e Hattiva Lab di Udine – centro diurno per persone con disabilità.

In un mondo che progredisce sempre di più grazie all’ausilio delle intelligenze artificiali, l’accompagnamento sonoro di questo viaggio si apre con una voce registrata. Una voce femminile impersonale ci pone immediatamente una domanda coinvolgente: “So che, non appena hai udito la mia voce, hai cercato di figurarti un possibile volto… Come mi hai immaginata?”
Così ci troviamo catapultati nell’esperienza di una persona con disabilità visiva. Le parole di non vedenti e ipovedenti che hanno partecipato ai laboratori diventano fonte di ispirazione e riflessione sulle diversità e fragilità umane.è importante conoscere la differenza tra una persona disabile e una che non lo è, perché sapere ti fa capire“, come abbiamo appreso a bordo dell’Audiobus.
 
Le persone affette da cecità o ipovedenti sono frequentemente chiamate a immaginare chi o cosa si trova di fronte a loro, per capire come e se potersi approcciare.
 

“La voce che ascoltate è l’altro, e, per prima cosa, l’altro deve essere percepito”

Sul percorso della linea 8, che attraversa il quartiere di Straccis, la zona del vecchio ospedale e quella del confine di Casa Rossa, sono emersi i temi dell’incontro, dell’accoglienza delle diversità e della mobilità. In questo viaggio, l’audio e le voci dei partecipanti si intrecciano, trasportando i passeggeri attraverso un’esplorazione autentica della vita quotidiana e delle sfide affrontate da coloro che vivono con disabilità visive.

“Capita che il posto destinato alle persone con carrozzine sia occupato da un passeggino o che l’autobus sia così affollato che chi vive con disabilità motorie si trova a dover adattare i propri movimenti ai cambiamenti di direzione del bus, seguendo le curve della strada”. Sono delle sfide che vengono affrontate giornalmente, anche con ironia, ma che evidenziano l’importanza di una maggiore considerazione per le esigenze delle persone con disabilità, per rendere la loro quotidianità più confortevole possibile. 

“A volte per noi stare sul bus è come ballare sul tagadà”

Un partecipante ai laboratori, alla sua prima esperienza a bordo di un autobus, ha detto:

“Approcciarsi alla disabilità è come andare in bus… Un’esperienza da fare perché non puoi giudicare senza conoscere”

Nel tragitto tra una fermata e l’altra, emergono verità a cui forse non si era mai prestata attenzione: “È paradossale, ma mi trovo in maggior difficoltà nelle zone pedonali, dove mancano punti di riferimento e talvolta le auto possono passare lo stesso“. Il flusso del traffico diventa un costante indicatore per chi affronta sfide visive; se è udibile ininterrottamente, si è consapevoli di procedere nella giusta direzione, mentre un momento di silenzio può rappresentare l’attraversamento di un passaggio pedonale.

Il progetto

Audiobus fa parte del più ampio progetto Mobilità Creative promosso da Zeroidee, con il contributo della Regione FVG. Si tratta di una rassegna d’arte performativa e multimediale che esce dai teatri, dalle gallerie d’arte e dai musei per andare ad animare le vie, le piazze e le linee dei trasporti pubblici urbani, proponendo diversi approcci artistici e nuove forme di mobilità sostenibile.

Ancora una volta ringraziamo Zeroidee APS per averci coinvolto in questo progetto che ha trasformato le corse della nostra linea 8 in un momento di riflessione e arricchimento personale.

Grazie per questo viaggio fatto insieme e speriamo che ci insegni a guardare oltre le apparenze e a comprendere la diversità con un cuore aperto.
La tecnologia LETIsmart per favorire l’autonomia personale in ambito urbano

Tpl Fvg ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie e con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Friuli Venezia Giulia.
Obiettivi del documento sono favorire l’autonomia sugli autobus delle persone cieche o con disabilità visiva tramite l’impiego della tecnologia LETIsmart e assicurare un monitoraggio costante della conformità e dell’adeguatezza delle iniziative intraprese da Tpl Fvg in tema di accessibilità del servizio.

La tecnologia permette alle persone con disabilità visiva di dialogare vocalmente, in radiofrequenza, con degli speciali radiofari installati a bordo dei mezzi.
L’utente viene avvisato vocalmente attraverso il bastone bianco su linea e direzione del bus in arrivo dandogli modo di premere un pulsante che informa il conducente che alla fermata è in attesa un passeggere non vedente, inoltre una segnalazione acustica può  essere attivata in fermata per favorire il raggiungimento della porta anteriore del mezzo, anche con più bus in accodamento.

Attualmente il sistema è installato sui mezzi urbani. Nelle fasi successive il protocollo prevede ulteriori implementazioni ed estensioni del servizio.

Per approfondire:
https://uicifvg.it/progetti/letismart/
https://www.letismart.it/

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